Se ti è mai capitato di avere episodi di dispnea, cioè di difficoltà a respirare e mancanza d’aria, e soffri di reflusso gastroesofageo, forse non sai che le due problematiche potrebbero essere correlate, e che il reflusso potrebbe addirittura essere la causa dei problemi respiratori.
Il reflusso gastroesofageo è un disturbo che colpisce molte persone e consiste nella parziale risalita del contenuto dello stomaco verso l’esofago, con conseguenti irritazioni e danni provocati alla mucosa esofagea dall’acidità dei succhi gastrici. I sintomi più comuni e tipici sono senso di bruciore alla bocca dello stomaco, pesantezza e dolore toracico, ma anche rigurgiti, nausea e sensazione di acidità in bocca.
Tuttavia, non tutti sanno che il reflusso gastroesofageo può anche dare sintomi atipici, come ad esempio quelli respiratori: tosse e raucedine, ma anche la dispnea, cioè la difficoltà a respirare.
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Dispnea e reflusso gastrico, qual è la correlazione?
Se il materiale acido presente nello stomaco risale nell’esofago, da lì può arrivare fino alla faringe e finire addirittura nelle vie aeree; come l’esofago, anche la laringe e i bronchi non sono fatti per sopportare l’acidità del contenuto gastrico e pertanto vengono danneggiati: insorgono così sintomi quali raucedine, tosse e, nei casi più gravi, anche difficoltà respiratorie.
Inoltre, i bronchi sono sensibili alla stimolazione degli agenti esterni e, se danneggiati dal materiale gastrico, possono stimolare il sistema nervoso e scatenare delle vere e proprie crisi respiratorie: questo succede soprattutto nei soggetti asmatici, ma in generale potrebbe capitare a chiunque soffra di reflusso.
Queste crisi respiratorie avvengono soprattutto di notte, poiché la posizione supina favorisce il reflusso e permette al contenuto acido dello stomaco di arrivare fino alle vie respiratorie, innescando il riflesso della tosse e la costrizione delle vie aeree, e, di conseguenza, la dispnea notturna.
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Come curare la dispnea da reflusso gastroesofageo
Per alleviare la dispnea notturna occorre andare a risolvere il problema che la causa, cioè il reflusso gastrico.
Essendo però la dispnea un sintomo atipico, innanzitutto è importante rivolgersi a degli specialisti che ti aiutino a inquadrare il problema con precisione; può risultare utile consultare non solo un gastroenterologo, ma anche un otorinolaringoiatra e, se sei un soggetto che soffre di asma o di ipersensibilità, risulta anche utile il parere dell’allergologo e dello pneumologo.
In ogni caso, la prima cosa da fare per alleviare i sintomi respiratori del reflusso gastroesofageo è praticare una vita sana, riducendo stress e limitando alcol e fumo, e mangiare cibi sani e leggeri; in questo modo, infatti, si riducono le condizioni che causano l’indebolimento dello sfintere esofageo inferiore, la valvola posta tra stomaco ed esofago che, quando funziona male, permette il verificarsi del reflusso.
In presenza di reflusso, può aiutare anche dormire in posizione semi-seduta, così da evitare la risalita del succo gastrico fino alle vie respiratorie e quindi la crisi respiratoria.
Infine, esistono diverse tipologie di farmaci per il trattamento del reflusso. I più utilizzati, i cosiddetti inibitori di pompa protonica (IPP), sono in grado di ridurre la produzione di acido da parte dello stomaco, andando a risolvere il problema alla radice.
Vedi anche come dormire con il reflusso.