Quali medicinali prendere per curare il reflusso?
Innanzitutto, ricordiamo che il GERD, o reflusso gastroesofageo, è causato da un malfunzionamento dello sfintere esofageo inferiore.
Questa struttura anatomica, in condizioni normali, impedisce la risalita dei succhi gastrici nell’esofago, ma se non funziona a dovere permette il passaggio del materiale acido presente nello stomaco, con conseguente fastidio e bruciore.
Di norma, si tratta di un problema risolvibile attraverso un cambio di alimentazione, l’adozione di uno stile di vita più sano (e attivo, se si è sedentari) e, quando serve, l’assunzione di medicinali mirati. In questo articolo ci concentreremo su questi ultimi, andando a esaminare quali farmaci possono rivelarsi vincenti nella gestione e nella risoluzione dei problemi di reflusso.
La terapia farmacologica anti-reflusso serve a limitare e a combattere i danni che gli acidi gastrici potrebbero provocare all’esofago. Questo, infatti, è dotato di una mucosa che, a causa degli acidi, può subire irritazioni e, nei casi più gravi, infiammarsi.
Tipologie di medicinali per reflusso
Esistono diversi tipi di farmaci contro il reflusso gastrico, ognuno con un proprio principio di funzionamento. Allo scopo di proteggere l’organismo e tamponare il problema del GERD, generalmente si utilizzano farmaci anti-acidi, inibitori della pompa protonica, alginati e anti-H2. Vediamoli nel dettaglio:
- gli anti-acidi sono medicinali che hanno lo scopo di ridurre l’acidità gastrica, andando così ad alleviare il bruciore di stomaco. Gli esempi più comuni di anti-acidi contro il reflusso gastroesofageo sono l’idrato di magnesio e l’idrossido di alluminio. Un ottimo medicinale appartenente a questa tipologia è Maalox, un rimedio perfetto contro i problemi di stomaco occasionali.
- Gli alginati, invece, esercitano un’azione meccanica: bloccano il reflusso gastrico creando all’interno dello stomaco una sorta di barriera, che impedisce ai succhi di risalire. Un buon esempio di medicinale che si basa su questo principio d’azione è Gastrowiken, disponibile in bustine.
- Gli inibitori della pompa protonica sono i farmaci più utilizzati contro il reflusso gastrico al momento. Non sono adatti per l’utilizzo al bisogno, ma per una terapia continuativa. La loro azione consiste nell’inibire la secrezione di acido cloridrico nello stomaco, e quindi nell’abbassare l’acidità dei succhi gastrici per un periodo di 18-24 ore. Appartengono a questa categoria Pantoprazolo, Omeprazolo, Esomeprazolo e Lansoprazolo.
- Gli anti H2, altrimenti detti antagonisti dei ricettori H2, come gli inibitori di pompa protonica agiscono sui ricettori per ridurre la produzione degli acidi gastrici. In genere si tratta di farmaci a base di principi attivi quali famotidina, di nizaditina o cimetidina. Esempi di medicinali anti-reflusso appartenenti a questa categoria sono Ranidil, a base di ranitidina, e Nizax, a base di nizatina.
Vedi anche terapia per il reflusso.
Come scegliere un medicinale contro il reflusso
In genere, per scegliere il medicinale corretto, la cosa più saggia è rivolgersi al proprio medico, per spiegare bene quali sono i sintomi (non tutti sperimentano gli stessi sintomi da reflusso) e da quanto tempo durano. In questo modo, il medico sarà in grado di consigliare il farmaco più adatto alla specifica situazione.
In caso di reflusso occasionale, comunque, potrebbe essere sufficiente un anti-acido, disponibile fra i farmaci da banco. Se invece il problema è cronico e si ripresenta spesso, potrebbe essere più indicato un anti-H2 o un inibitore della pompa protonica.
Ma, lo ribadiamo, prima di scegliere un farmaco è fondamentale una consulenza del medico e l’impostazione di uno stile di vita e di una routine che affrontino il problema a 360 gradi, non utilizzando solamente i farmaci, ma intervenendo:
- sull’alimentazione;
- sulla riduzione di alcol e fumo;
- sull’abbassamento dello stress;
- sulla regolare attività fisica.
Vedi anche cibi anti reflusso.