Per trovare sollievo dal reflusso gastrico, puoi provare la digitopressione, un metodo naturale e privo di effetti collaterali, da sperimentare anche in concomitanza con trattamenti farmacologici o erboristici. Si tratta di una tecnica di massaggio derivante dalla tradizione olistica cinese, risalente a molti secoli fa e oggi praticata in tutto il mondo.
Entrando un po’ più nel dettaglio, si può notare come la disciplina segua gli stessi principi dell’agopuntura e porti a risultati simili. Si tratta, infatti, di andare a stimolare alcune zone del corpo, dette punti di pressione; questi ultimi, sempre secondo la medicina tradizionale cinese, sono collegati a vari organi.
Digitopressione: le manovre tipiche
Come con tutte le terapie manuali e olistiche, è sempre opportuno rivolgersi a un professionista ed evitare improvvisazioni e fai-da-te. Solo a titolo informativo, quindi, descriveremo brevemente i punti di pressione da stimolare nella gestione del reflusso gastroesofageo.
I punti di pressione su cui lavora il terapeuta per curare il reflusso sono principalmente due:
- il punto “Centro di potere“, che si trova al centro del corpo, a metà strada tra la fine dello sterno e l’ombelico; va premuto con moderata energia, per non più di due minuti e mai a digiuno;
- il punto “Mare di energia“, che è collocato due dita sotto l’ombelico e che va premuto con la punta delle dita o con il palmo della mano per un minuto, accompagnando i movimenti con respiri profondi.
Allontanandosi dall’area addominale, poi, ci sono altre zone collegate ai disturbi digestivi che possono essere trattate, ma sono più difficili da localizzare. Per esempio, un punto sotto le rotule, leggermente verso l’esterno, l’interno del polso, o un punto del piede, un paio di centimetri oltre il tallone, più o meno al livello del punto di appoggio del tacco. Anche in questi casi, la durata di pressione e trattamento per ogni punto è sempre la stessa, ossia non più di 1-2 minuti.
Digitopressione: benefici e controindicazioni
Oltre a migliorare le funzionalità digestive (in particolare le problematiche legate al reflusso acido e biliare), la digitopressione facilita il rilassamento e uno stato di benessere duraturo; tuttavia, movimenti inopportuni e mancanza di competenze su tale pratica possono sortire spiacevoli effetti.
Pertanto, vale la pena di ribadire l’importanza di non improvvisarsi e di affidarsi a persone esperte, certificate e competenti. Sarà poi il terapeuta a definire la durata e la frequenza delle singole sedute, ed eventualmente a fornire indicazioni su sequenze che è possibile ripetere a casa.