Tuttavia, sempre secondo la stessa fonte, questi farmaci, sebbene efficaci, possono rappresentare un rischio per la salute, se assunti per troppo tempo.
Per lenire i sintomi del reflusso senza rischiare effetti collaterali, allora, può essere utile dotarsi di specifici accessori: nello specifico, scegliere il cuscino giusto può davvero fare la differenza nella qualità del sonno.
Gli episodi di reflusso gastroesofageo, infatti, possono verificarsi in qualsiasi momento nell’arco della giornata, ma sembrano essere particolarmente prevalenti prima di addormentarsi o durante il sonno.
Dormire su uno specifico cuscino antireflusso è una delle soluzioni più pratiche per alleviare il bruciore di stomaco e ridurre il reflusso acido notturno.
Vedi anche reflusso notturno.
Prima di descrivere nel dettaglio di cosa si tratta, diamo un’occhiata alle offerte migliori:
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Ultimo aggiornamento: 2025-03-30
Indice contenuto
Cuscino antireflusso: cos’è
Il reflusso gastroesofageo tende a verificarsi dopo i pasti e comporta la risalita involontaria degli acidi dello stomaco nell’esofago.
I cuscini antireflusso sono guanciali ortopedici che consentono di dormire in posizione inclinata anziché supina, proprio come consigliano gli esperti. Questa posizione non solo allevia i sintomi del reflusso, ma limita anche il russare, l’apnea notturna e la cattiva circolazione sanguigna, alleggerendo inoltre la tensione su collo e schiena.
Cuscini antireflusso: caratteristiche
Vediamo subito quali sono le caratteristiche principali di questi particolari cuscini.
Forma
Il cuscino antireflusso per eccellenza ha una forma triangolare che fornisce un sostegno al collo e alla schiena, e permette di mantenere il corpo inclinato. In questa posizione, la gravità aiuta a trattenere i succhi gastrici nello stomaco, prevenendo, così, gli episodi di reflusso.
Il guanciale angolare può essere utilizzato anche per dormire su un fianco o sulla schiena senza causare sforzi alla testa o al collo ed è adatto sia agli adulti sia ai neonati.
Vedi anche problemi di stomaco con reflusso.
Materiale
Con poche eccezioni, i cuscini antireflusso sono generalmente realizzati in memory foam denso e malleabile o, in alternativa, in schiuma di poliuretano.
La maggior parte di essi presenta coperture realizzate con tessuti sintetici o naturali traspiranti e rinfrescanti come cotone, viscosa di bambù o microfibre di poliestere.
Durezza
La maggior parte dei cuscini antireflusso sono semirigidi o rigidi. In generale, i modelli in memory foam sono più flessibili e meno scivolosi rispetto a quelli in poliuretano espanso.
Altezza e inclinazione
Alcuni guanciali per adulti adatti a contrastare il reflusso durante il riposo presentano un cuneo compreso tra i 15 e i 25 cm (angoli di inclinazione di circa 30 gradi), mentre altri modelli hanno altezze superiori a 25 o 30 cm (angoli di inclinazione di circa 45 gradi).
In linea generale, e secondo il parere di molti consumatori, i cuscini triangolari di altezza compresa tra i 18 e i 25 cm sono più che sufficienti per ridurre il reflusso gastrico e dormire bene. Al contrario, i modelli alti oltre 25 cm sono ritenuti più adatti come poggiatesta o come supporto per la schiena e non per dormire.
Dimensioni
La maggior parte dei cuscini antireflusso ha una lunghezza media di 50-60 cm e una larghezza di 60-80 cm: questi guanciali sono, quindi, abbastanza grandi da accogliere e sostenere tutta la parte superiore del corpo (testa, collo, spalle, busto e schiena).
Peso
I cuscini antireflusso più leggeri pesano generalmente tra i 500 grammi e i 2 kg, mentre quelli più pesanti possono superare i 4 o 5 kg.
Durata
La durata di un cuscino angolare antireflusso dipende spesso dalla qualità della schiuma che lo compone, oltre che dalla sua frequenza di utilizzo. La durata media dei cuscini di qualità si aggira intorno ai 5 anni.
Pulizia e manutenzione
La maggior parte delle federe dei cuscini antireflusso può essere rimossa e lavata in lavatrice. L’imbottitura in memory foam, invece, non va mai lavata, in quanto l’esposizione all’umidità può danneggiare e deteriorare la struttura della schiuma.
In questi casi, è meglio ricorrere alla pulizia a secco. Le macchie potranno essere rimosse con un panno umido, poi basterà lasciare asciugare il cuscino in una stanza ventilata.