L’asma e il reflusso rappresentano due patologie che, sebbene in apparenza lontane, spesso compaiono insieme. È possibile, infatti, che il reflusso possa provocare o peggiorare i disturbi asmatici in diversi soggetti predisposti.
L’asma bronchiale è una patologia dell’apparato respiratorio piuttosto frequente; secondo alcuni dati, coinvolge almeno 300 milioni di persone in tutto il mondo, mentre in Italia ne soffre circa il 5% della popolazione.
Ciò che determina questa condizione è la chiusura dei bronchi e, pertanto, in certi casi, si rende necessaria una terapia farmacologica mirata.
Andiamo nel dettaglio a vedere i sintomi dell’asma bronchiale e la sua correlazione con il reflusso.
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Sintomi
L’asma bronchiale è una malattia infiammatoria cronica che interessa le vie aeree. I sintomi più comuni riguardano:
- la dispnea, ovvero la mancanza di respiro;
- un senso di costrizione al torace;
- tosse persistente;
- respiro sibilante.
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Qual è la correlazione tra asma e reflusso?
Come abbiamo detto, alcuni pazienti asmatici possono presentare anche sintomi legati al reflusso gatroesofageo.
Capita infatti che i succhi acidi provenienti dallo stomaco e che risalgono lungo l’esofago, caratteristici del reflusso, vengano inalati nei bronchi; questo comporta una stimolazione delle vie nervose, causando broncocostrizione, e scatenando tosse, fiato corto e senso di oppressione al torace.
Questi attacchi si accentuano maggiormente durante il riposo notturno; ciò è dovuto al fatto che, di notte, in posizione supina, la funzione polmonare è allentata.
Inoltre, anche l’esercizio fisico può favorire episodi di questo tipo: lo sforzo, infatti, può far risalire i succhi gastrici nell’esofago e quindi nei bronchi.
Asma e reflusso, oltre a essere spesso collegati, si complicano a vicenda: se da una parte il reflusso attiva la stimolazione nervosa dell’esofago e dei bronchi, l’asma facilita la pressione tra addome e torace, e quindi agevola l’azione del reflusso. Inoltre, alcuni trattamenti farmacologici per l’asma stimolano la produzione di succhi acidi nello stomaco.
Una volta accertata la presenza di asma da reflusso, è consigliabile una diagnosi medica che focalizzi l’attenzione sugli aspetti in comune che hanno queste due patologie.
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Come contrastare l’asma da reflusso
Per contrastare gli episodi di reflusso legati all’asma, è opportuno seguire una dieta alimentare corretta e bilanciata:
- riducendo al minimo il consumo di cibi grassi;
- evitando pasti abbondanti, soprattutto la sera,
- evitando l’assunzione di caffè, tè, alcolici e ogni alimento che possa portare acidità, come pomodori, menta e arance.
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Esistono, poi, altri rimedi che aiutano a prevenire questo fenomeno o perlomeno a ridurne l’insorgenza:
- praticare una regolare attività fisica;
- dormire con il busto sollevato, anche un minimo, per favorire la corretta discesa del cibo nello stomaco;
- evitare di assumere farmaci che provochino un malfunzionamento dello sfintere esofageo inferiore, la valvola che separa stomaco ed esofago;
- andare a dormire dopo almeno due o tre ore dal pasto serale.
Se, nonostante questi accorgimenti, l’asma da reflusso dovesse persistere, è opportuno consultare un medico e valutare attentamente la situazione.
Vedi anche farmaco per reflusso.