Quando non è usata in modo metaforico, l’espressione “nodo in gola” fa in genere riferimento alla sgradevole sensazione di avere un corpo estraneo in gola; la percezione varia in base a ogni persona, ma si tratta comunque di una condizione piuttosto frequente quanto spiacevole.
Questo fenomeno, chiamato bolo faringeo, a volte può essere causato dal reflusso gastroesofageo, un disturbo che ha varie cause e che può essere anche legato al tipo di vita che si conduce, all’alimentazione e ai livelli di stress.
Il reflusso consiste nella risalita dei succhi gastrici e del cibo dallo stomaco lungo l’esofago, a causa di un malfunzionamento dallo sfintere esofageo inferiore. Il materiale gastrico, molto acido, irrita le mucose dell’esofago, provocando il bruciore tipico del reflusso e altri sintomi.
La gola è coinvolta nella sintomatologia del reflusso soprattutto nei casi in cui la risalita dei succhi gastrici lungo l’esofago arriva fino alla faringe e alla laringe (si parla, in questo caso, di reflusso laringofaringeo).
Le persone che conducono una vita sedentaria, così come quelle in sovrappeso o un po’ avanti con l’età sono più soggette a incorrere nel reflusso gastroesofageo rispetto a chi, invece, ha attitudini più dinamiche. Ma il disturbo è trasversale: di reflusso soffrono per esempio molti neonati, e anche persone giovani e in salute possono sperimentarne con regolarità i sintomi; incluso quello del nodo in gola.
Vedi anche problemi di stomaco con reflusso.
Sintomi
Oltre al senso di costrizione in gola, il reflusso che coinvolge la gola è di norma accompagnato da un’altra serie di sintomi, come:
- raucedine;
- abbassamento del tono di voce;
- tosse secca;
- bisogno di schiarirsi la voce;
- dolori intercostali;
- muco in gola;
- tachicardia, specialmente dopo i pasti.
In questi casi, è difficile che il soggetto interessato possa arrivare a pensare che si tratti di un disturbo legato al reflusso gastroesofageo; pertanto, il primo istinto sarà quello di rivolgersi a uno specialista otorinolaringoiatra.
Quest’ultimo ha comunque le competenze necessarie per diagnosticare irritazioni della mucosa laringea o faringea; in questo caso, potrà indirizzare il paziente a un gastroenterologo.
Rimedi
Se il nodo che si avverte alla gola è provocato da un reflusso gastroesofageo, il trattamento più comune è quello basato su farmaci che riducono al minimo la secrezione di acidi gastrici.
Quelli maggiormente utilizzati sono i gastroprotettori, come ad esempio gli inibitori della pompa protonica, che vanno assunti a digiuno; un’altra categoria di farmaci che possono essere prescritti in questa situazione sono gli antiacidi, che vanno presi solo dopo aver effettuato i pasti principali, e che però risultano meno efficaci.
Anche se i farmaci possono agire con efficacia, contrastando il reflusso, e quindi le relative secrezioni acide che dallo stomaco arrivano all’esofago, non esistono terapie specifiche per eliminare la sensazione di nodo alla gola.
Bisogna tenere presente che questa sensazione può non essere causata da reflusso, ma dipendere anche da altri fattori, come:
- frequente deglutizione;
- secchezza e disidratazione;
- stati emotivi particolari (di ansia o stress).
Rivolgendosi a un medico, si potranno ricevere le giuste indicazioni per affrontare e gestire queste problematiche.
Vedi anche terapia per reflusso.
Rimedi naturali
Alcuni rimedi naturali che aiutano ad alleviare il fastidio legato al bolo faringeo sono null’altro che delle corrette abitudini:
- non deglutire troppo e non schiarirsi di continuo la gola; queste azioni potrebbero solo peggiorare la situazione e aumentare l’irritazione della gola;
- bere qualcosa di caldo (ma non bollente); ciò aiuterà a mantenere la zona idratata.
Vedi anche rimedi omeopatici per reflusso gastroesofageo.