Si sente spesso parlare di reflusso, un disturbo tanto fastidioso quanto comune, che provoca generalmente una sensazione di bruciore all’altezza della bocca dello stomaco accompagnata da eruttazioni acide.
Tuttavia, in pochi sanno che i sintomi di questa condizione possono variare (anche di molto) a seconda della sede del problema (in tal senso, è necessario distinguere tra reflusso gastroesofageo e reflusso laringofaringeo) e dell’età della persona che ne è affetta.
In ogni caso, la buona notizia è che si tratta di un disturbo che può essere affrontato e curato molto efficacemente ricorrendo a specifici farmaci o rimedi naturali.
Continua a leggere questo articolo per scoprire di più su questo argomento!
Indice contenuto
Tipologia di disturbo
Come anticipato, la prima cosa da fare per poter risolvere il problema del reflusso è capire, con l’ausilio di un medico specialista, quale sia la sede del disturbo, distinguendo così tra reflusso gastroesofageo e reflusso laringofaringeo, due condizioni “sorelle”, ma caratterizzate da sintomi diversi.
Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo ha origine nella parte bassa dell’esofago, specificamente nello sfintere esofageo inferiore, quella valvola che, in condizioni normali, si contrae per impedire al cibo e agli acidi contenuti nello stomaco di risalire lungo l’esofago.
Nelle persone affette da reflusso gastroesofageo, invece, lo sfintere inferiore non “tiene” bene e permette agli acidi gastrici di entrare in contatto con la delicata mucosa esofagea, irritandola e infiammandola.
Il sintomo principale, in questo caso, è la pirosi retrosternale, la classica sensazione di bruciore avvertita sullo sterno, tipicamente accompagnata da un rigurgito acido in bocca, con conseguente alito cattivo e salivazione eccessiva.
Esistono poi una serie di sintomi secondari e più “atipici”, che è più difficile ricondurre al reflusso, come ad esempio il dolore al torace e alla schiena che, in alcuni casi, può essere talmente intenso da essere confuso con altre patologie, anche molto serie, come l’attacco cardiaco.
A volte, poi, il paziente affetto da reflusso gastroesofageo lamenta nausea e addome gonfio, con un senso di peso addominale o di pienezza eccessiva.
Non sono rari sintomi come il singhiozzo persistente o la tosse secca, quest’ultima talvolta accompagnata da vere e proprie crisi d’asma, nei pazienti affetti da asma bronchiale.
La sintomatologia che abbiamo citato fino ad ora si può acuire in alcuni momenti della giornata, come ad esempio dopo i pasti, o se ci si corica immediatamente dopo aver mangiato.
Anche il fumo e l’alcol peggiorano il reflusso e i sintomi ad esso associati.
Vedi anche dolore sterno e schiena per reflusso.
Reflusso laringofaringeo
Il reflusso laringofaringeo, invece, ha origine nella parte alta dell’esofago, ovvero nello sfintere esofageo superiore, che non chiude bene e permette la risalita dei succhi gastrici fino alla laringe e alla faringe.
I sintomi più evidenti, in questo caso, sono a carico della gola e possono includere il dolore, la raucedine, la tosse secca, l’abbassamento della voce e una generica quanto fastidiosa sensazione di nodo in gola, comunemente nota come bolo isterico, di cui parleremo nel dettaglio più avanti in questo articolo.
Non è raro, inoltre, che il paziente lamenti alito cattivo e salivazione eccessiva, così come avviene per il più comune reflusso gastroesofageo.
Negli anni
Il reflusso gastrico è una condizione estremamente comune in tutte le fasi della vita, dall’infanzia alla terza età. Anche i neonati ne soffrono, sebbene manifestino sintomi diversi da quelli dei bambini più grandi e degli adulti. Nei prossimi paragrafi, approfondiamo proprio questo aspetto.
Nel neonato
Il reflusso gastrico è una condizione molto comune nei neonati (ne è affetto circa il 50%), non è quasi mai patologica e, in genere, si risolve spontaneamente entro il 18esimo mese di vita.
Il sintomo principale e più evidente è il rigurgito di latte che si manifesta dopo ogni poppata, fuoriuscendo dalla bocca. Altri sintomi comuni sono le eruttazioni e i pianti frequenti, soprattutto dopo i pasti e quando il bambino è coricato, l’irritabilità, lo scarso appetito e la tosse, in assenza di raffreddore.
Nonostante non si tratti di una patologia vera e propria ma di una condizione transitoria, in presenza di sintomi più seri, come vomito, perdita di peso, rigurgito di colore verde o giallo, difficoltà a respirare, è importante rivolgersi al pediatra per escludere la presenza di problemi più seri, come l’esofagite o la malattia da reflusso gastroesofageo, che necessitano di cure.
Vedi anche latte anti reflusso.
Negli adulti
Per quanto riguarda gli adulti, il reflusso gastrico colpisce circa una persona su tre, indipendentemente dal sesso e dall’età, anche se è più comune dopo i 30 anni.
Entro certi limiti, si tratta di una condizione fisiologica (è normale che un po’ di acido risalga lungo l’esofago insieme al cibo dopo i pasti), ma, quando il rigurgito diventa molto frequente, si parla di malattia da reflusso gastroesofageo, una patologia vera e propria, che, se non trattata adeguatamente, nel lungo periodo può avere conseguenze anche serie, dall’esofagite alle formazioni pre-tumorali o tumorali.
Per questi motivi, è importante riconoscere i sintomi del reflusso, di cui abbiamo parlato nei paragrafi precedenti, e portarli all’attenzione del medico, in modo da potersi curare efficacemente.
Per fortuna, infatti, esistono tantissimi rimedi, dalle modifiche allo stile di vita, alle diete, ai farmaci che aiutano a lenire i sintomi e a guarire da questo fastidioso disturbo.
Nei bambini
Nei bambini, i sintomi del reflusso gastrico sono più o meno gli stessi degli adulti, e vanno dal bruciore retrosternale al rigurgito acido.
Particolarmente fastidioso in questa fascia d’età potrebbe essere il mal di gola costante e la tosse, così come la sensazione di avere un nodo in gola che il bambino non riesce a deglutire.
Anche in questi casi, è opportuno consultare il pediatra per impostare una dieta adeguata contro il reflusso o, se necessario, una terapia con antiacidi.
Vedi anche terapia per reflusso.
Sintomi più comuni
Come abbiamo detto, nonostante tutti riconducano il reflusso esclusivamente al bruciore di stomaco e al senso di acidità, esistono altri sintomi che si manifestano in adulti e bambini con grande frequenza e provocano disagio e fastidio.
Vedi anche problemi di stomaco con reflusso.
Nodo alla gola
Il nodo alla gola è una sensazione che non abbandona quasi mai le persone che soffrono di reflusso gastrico e che viene descritta come la percezione di un corpo estraneo (che in realtà non c’è) incastrato in gola o un più generico senso di ostruzione localizzata.
Questo sintomo può essere accompagnato da raucedine, difficoltà a deglutire, abbassamenti di voce e tosse.
Pur causando, comprensibilmente, molta apprensione, non è una condizione pericolosa e riconosce, in genere, cause più psicologiche che fisiche.
Tosse
Oltre al senso di ostruzione, anche la tosse tende a manifestarsi di frequente quando il reflusso diviene una costante dopo i pasti.
Si tratta di una tosse secca e fastidiosa, che sembra collocarsi nella parte bassa della trachea, e spinge il paziente a schiarirsi continuamente la voce, cosa che non fa altro che alimentare l’infiammazione delle mucose.
Per cercare di lenire il sintomo, può essere utile ricorrere a rimedi naturali, optando per erbe medicali e piante officinali.
Cure
Per curare il reflusso gastrico è opportuno, innanzitutto, modificare il proprio stile di vita, eliminando fumo e alcol e optando per una dieta salutare, priva di alimenti e bevande irritanti per lo stomaco, come i cibi speziati e piccanti e il caffè.
Molto più indicate, in tal senso, sono le tisane digestive e la camomilla, dalle proprietà lenitive e calmanti.
Tra i rimedi della nonna troviamo anche lo zenzero, un antibatterico, digestivo e antinfiammatorio naturale, che dovrebbe essere consumato ogni giorno.
La verdura è poi essenziale per la nostra alimentazione, ma, se si soffre di reflusso, meglio consumarla cotta, per evitare di irritare le pareti dello stomaco.
Per quanto riguarda la frutta, le banane sono un antiacido naturale e quindi rappresentano un ottimo alleato contro il reflusso e contro l’ulcera gastrica.
Importante, inoltre, è cercare di tenere a bada lo stress e mangiare poco e spesso, evitando di coricarsi subito dopo i pasti.
Al momento di andare a dormire, infine, si dovrebbe avere cura di tenere la testa sollevata con due cuscini, allo scopo di assecondare la naturale curva dello stomaco anche da sdraiati.
Chiaramente, oltre ai rimedi naturali, nei casi più seri di malattia da reflusso gastroesofageo, è opportuno ricorrere a farmaci antiacidi e inibitori della pompa protonica su prescrizione medica, per evitare le possibili complicanze, anche serie, della patologia.ù
Vedi anche dolore al petto per reflusso e cosa mangiare per calmare il reflusso.