Quando si soffre di reflusso gastroesofageo, è difficile pensare all’esistenza di rimedi naturali per intervenire sul problema.
Invece, esistono alcune abitudini che possono lentamente aiutare il proprio corpo a superare questo disturbo, ma anche cibi e sostanze che possono dare un contributo concreto.
La natura è ricca di elementi che possono essere sfruttati per le loro proprietà curative. In questo articolo vedremo quali sono le forme più comuni di disturbi da reflusso e, per ogni tipologia, le migliori cure basate su alimenti naturali e comportamenti legati allo stile di vita.
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Indice contenuto
Tipologia di disturbo e rimedi associati
Reflusso gastroesofageo
Il reflusso si ha quando, a causa di un malfunzionamento del cardias, la miscela di succhi gastrici acidi presente nello stomaco risale lungo l’esofago e irrita la mucosa delle pareti interne, provocando stati di bruciore persistenti e molto fastidiosi. Intervenire prontamente significa agire sul problema prima che possa diventare cronico. Il rimedio naturale per eccellenza, ovviamente, è prestare attenzione alla propria alimentazione.
Quando si soffre di reflusso gastroesofageo, infatti, è buona norma evitare ogni pietanza o bevanda che possa irritare e causare acidità. Limitare quindi caffè, alcol, menta, cibi piccanti e troppo speziati (un eccezione va fatta per la curcuma), frutti acidi, agrumi, pomodori, salumi e insaccati, formaggi stagionati, cibi grassi e fritti.
Inoltre, sarà opportuno fare pasti non pesanti: in questo modo si aiuterà il proprio stomaco a lavorare meno e a produrre meno acidi gastrici. Buona norma, inoltre, e non solo per chi soffre di reflusso, sarebbe quella di evitare cene in tarda serata, evitando così di impegnare l’intestino per tutta la notte, mentre si è in posizione supina.
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Muco in gola
Il muco in gola, in situazioni di evidente reflusso gastroesofageo, è una reazione di difesa dell’organismo. I succhi che risalgono possono danneggiare le pareti interne dell’esofago, in quanto quest’ultimo non è progettato per convivere con sostanze acide e quindi non presenta le protezioni adeguate. Risalendo, dunque, il succo gastrico provoca un’irritazione sulle pareti dell’esofago.
I rimedi naturali, in questi casi, dovrebbero intervenire e agevolare l’espulsione del muco. Occorre quindi bere molto: l’introduzione di molti liquidi aiuterà l’organismo ad espellere il muco e quindi ad alleviare gli episodi tussivi. Se possibile, è consigliabile bere liquidi a temperatura ambiente che possano essere addolciti in vario modo. La sensazione di dolcezza, come ad esempio quella del miele, può essere utile per lenire la sensazione di irritazione.
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Tosse
La tosse da reflusso è uno dei sintomi più diffusi. Spesso non risponde ai farmaci anti-tussivi, in quanto non causata da un’infiammazione delle vie respiratorie, ma dalla risalita dei succhi gastrici. In questo caso, si crea un ambiente molto acido in tutto il cavo orale e nella faringe. Ecco perché, tra i rimedi naturali da sempre più utilizzati, c’è il bicarbonato.
Combattere il reflusso acido con una sostanza alcalina come il bicarbonato può offrire dei risultati positivi nel medio-lungo termine. La sua composizione può neutralizzare l’acidità creata dalla risalita dei succhi. Non a caso, molti digestivi sono realizzati con questo elemento. Sciogliere un cucchiaio in un bicchiere d’acqua calda è uno dei metodi più semplici ed efficaci per ottenere un po’ di sollievo.
Vedi anche farmaco per reflusso e bere acqua con reflusso.
Esofagite
Le irritazioni del tratto esofageo, se prolungate, possono sfociare in episodi di esofagite, cioè di infiammazione dell’esofago. La mucosa presente, come dicevamo poco fa, non è abituata a proteggere le pareti dall’acidità dei succhi gastrici, e questo può provocare l’infiammazione.
Tra i rimedi naturali migliori, in questo caso, ci sono dei comportamenti da adottare, simili a quelli che abbiamo già elencato; come evitare cibi fritti o molto piccanti e ridurre l’assunzione di caffè o alcool.
L’alimentazione dovrà seguire un ritmo lento e costante, optando per piccoli pasti distribuiti durante la giornata, senza appesantire troppo lo stomaco. Si consiglia di dormire tenendo la testa sollevata, per evitare le risalita dei succhi, e di cenare almeno 3 ore prima di andare a letto.
Tuttavia, nei casi di esofagite da reflusso, il consiglio è quello di ricorrere a un consulto medico, per evitare il prolungarsi dell’infiammazione.
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Reflusso laringofaringeo
Questo disturbo interessa la parte superiore dell’esofago, fino alla gola, ed è causato non dallo sfintere inferiore (come nel caso del reflusso gastrico), ma da quello superiore, che separa la gola dall’esofago. L’irritazione è avvertita in modo marcato e la sensazione di acido in gola è molto forte.
Anche in questo caso, le accortezze da prendere sono le medesime: bisogna evitare caffè o tè, spezie, bevande gassate e alcolici. Occorre mettere al bando anche il cioccolato, i latticini e tutti i grassi sia vegetali che animali. Inoltre, bisogna fare attenzione a non scottare la gola e l’esofago già provati: attenzione, dunque, a tutte le bevande bollenti.
Tra i rimedi naturali migliori c’è l’assunzione di tanta frutta, verdura e legumi. I cereali e le farine integrali sono fortemente consigliati, il pesce e le carni bianche possono essere di grande aiuto. La malva e l’aloe vera rientrano tra i migliori strumenti per combattere il reflusso laringofaringeo, perché presentano proprietà emollienti e rilassanti per i tessuti stressati dell’esofago e della gola.
Vedi anche caffè d’orzo per il reflusso e aloe Vera Gel Forever per reflusso.
Negli anni
Nei neonati
Nei neonati, a causare un inefficiente funzionamento del cardias, ci sono le posizioni scorrette che il neonato può assumere durante l’allattamento, ma anche un’eccessiva stanchezza che sfocia in stati di stress. Bisogna preoccuparsi se il neonato comincia a manifestare i sintomi del reflusso in modo frequente, dopo ogni pasto, con episodi di vomito violento.
I rimedi naturali consistono in alcuni comportamenti che potrebbero aiutare il neonato:
- la somministrazione di pasti più scarsi e frequenti;
- mantenerlo in posizione verticale per almeno un’ora dopo i pasti;
- lasciarlo riposare con il capo sollevato di almeno 30 gradi, con un cuscino abbastanza voluminoso.
Esistono anche prodotti appositi da utilizzare in simili circostanze, come il latte antireflusso. Questo alimento è studiato per offrire un’azione lenitiva e riequilibrare il pH interno.
Vedi anche reflusso nei neonati e cuscini anti reflusso.
In gravidanza
In gravidanza è possibile incorrere in stati di reflusso gastroesofageo, diagnosticabili in presenza di mal di stomaco continuo e sensazione quotidiana di bruciore che si acuisce dopo i pasti. Si annoverano, inoltre, rigurgiti acidi, difficoltà nella deglutizione e un dolore addominale diffuso.
Anche per le future mamme, i comportamenti che possono ridurre l’entità dei rigurgiti acidi e del reflusso sono analoghi a quelli già citati:
- fare piccoli pasti distribuiti durante il giorno aiuta lo stomaco a lavorare meno;
- evitare di mangiare poco prima di andare a letto;
- dormire in una posizione leggermente rialzata.
Tra i rimedi naturali che si possono adoperare, è possibile sfruttare i benefici di piante come lo zenzero e l’aloe. Questi alimenti offrono un’azione molto importante per spegnere l’infiammazione, come fanno anche la liquirizia o la camomilla, sotto forma di tisane.
Cominciando ad assumere regolarmente queste sostanze, si inizierà un piccolo trattamento lenitivo quotidiano che ridurrà i sintomi alla base, offrendo un sollievo sempre maggiore.
Vedi anche rimedi per il reflusso e dolore da reflusso.