Le virtù del bicarbonato di sodio sono numerose; qualcuno afferma che sia utile anche per facilitare la digestione, e di conseguenza come rimedio per il reflusso gastroesofageo. Ma è davvero così?
In realtà, a dispetto delle credenze popolari, il bicarbonato di sodio è efficace solo in modo occasionale e temporaneo per alleviare il reflusso acido e il conseguente bruciore di stomaco.
Vediamo in dettaglio come e perché.
Bicarbonato di sodio e reflusso gastroesofageo
Il bicarbonato di sodio è una sostanza alcalina: ecco perché aiuta a contrastare l’acidità di stomaco, uno dei principali sintomi del reflusso. Quando il bicarbonato di sodio entra in contatto con l’acido cloridrico nello stomaco, infatti, lo neutralizza e si trasforma in cloruro di sodio.
Questa reazione produce un effetto alcalinizzante nello stomaco. Inoltre, produce anidride carbonica, la quale poi fuoriesce sotto forma di eruttazione. Per evitare questo effetto, basta aggiungere alla soluzione qualche goccia di limone.
Il bicarbonato di sodio è naturalmente secreto dal pancreas in una componente acquosa per neutralizzare l’acido dallo stomaco, ed è contenuto anche nella saliva: questo spiega il perché fornisce un primo effetto tampone su qualsiasi reflusso acido. In altre parole, il bicarbonato di sodio è il nostro naturale meccanismo anti-reflusso e anti-bruciore di stomaco.
Si potrebbe, quindi, pensare che sia una cura miracolosa per il trattamento dei problemi di acidità. Ed è vero che, per un uso a breve termine o occasionale, questo rimedio è efficace. Tuttavia, il suo uso prolungato o eccessivo è, al contrario, sconsigliato.
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Bicarbonato di sodio e reflusso: effetti collaterali
Il bicarbonato, infatti, è consigliato solo per periodi di reflusso gastrico che durano meno di due settimane. Se si desidera utilizzarlo regolarmente, invece, è meglio farlo sotto controllo medico: questo perché l’uso prolungato o eccessivo può aumentare il rischio di varie malattie:
- ipopotassiemia (carenza di potassio nel sangue);
- ipocloremia (carenza di cloruro);
- ipernatriemia (aumento del livello di sodio);
- peggioramento delle patologie renali e dell’insufficienza cardiaca;
- debolezza, crampi;
- aumento della produzione di acido gastrico.
Inoltre, il sodio contenuto nel bicarbonato può aumentare la disidratazione e la pressione sanguigna, causare problemi agli ipertesi, aggravare scompensi cardiaci o addirittura influenzare l’assorbimento di alcuni farmaci.
Infine, quello con il bicarbonato è un trattamento sconsigliato alle donne incinte.
Bicarbonato di sodio contro il reflusso: come si usa
Il bicarbonato di sodio è disponibile in molti modi e in una varietà di forme: è possibile infatti acquistarlo anche al supermercato, ma quello venduto in farmacia è più indicato per l’acidità di stomaco, perché più puro.
Il dosaggio ideale, nel caso di reflusso acido, è di mezzo cucchiaino in 125 ml di acqua o di un cucchiaino in 250 ml di acqua.
Il bicarbonato di sodio può essere assunto diluito in acqua o, in alternativa, utilizzato per fare gargarismi; assunto in questi modi, in pratica, agisce come una medicazione gastrica naturale, ma non è efficace quanto le soluzioni reperibili in farmacia.
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