I cibi anti reflusso sono quegli alimenti che consentono di contrastare o alleviare i sintomi del reflusso gastroesofageo in maniera naturale e senza ricorrere ai farmaci.
L’acidità gastrica e il bruciore di stomaco conseguente, infatti, possono essere tenuti a bada anche seguendo una dieta bilanciata e controllata, contenendo il peso corporeo, praticando della regolare attività fisica e attenendosi alle indicazioni di un nutrizionista o di un dietologo.
Prima di scoprire quali cibi possono essere nostri alleati, vediamo nel dettaglio cos’è il reflusso gastroesofageo.
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Cos’è il reflusso gastroesofageo: i sintomi
Il reflusso gastroesofageo è un disturbo piuttosto comune, nel quale il cattivo funzionamento della valvola che collega lo stomaco all’esofago (lo sfintere esofageo inferiore) provoca la risalita lungo quest’ultimo di cibo e succhi gastrici, causando una fastidiosa sensazione di bruciore, che si avverte di solito dopo i pasti. Ma i sintomi possibili di questo disturbo sono davvero molti, e possono arrivare a coinvolgere anche gola, schiena, orecchie.
Le cause sono strettamente legate allo stress, all’abuso di alcol e sigarette, all’uso di alcuni farmaci, all’aumento di peso, ma soprattutto a una cattiva alimentazione: l’assunzione di alcuni cibi come il cioccolato, la menta, il pomodoro, il consumo di piatti particolarmente elaborati, speziati o piccanti, di agrumi, di pietanze fritte e ricche di grassi possono aggravare il disturbo, compromettendo la qualità della vita.
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Gli alimenti anti reflusso
Di contro, quindi, una dieta sana e ben bilanciata aiuta a ridurre l’acidità di stomaco e a tenere a bada il reflusso gastroesofageo. Quali sono dunque i cibi anti reflusso? Via libera a:
- cereali integrali;
- frutta fresca di stagione e verdure (meglio se cotte o centrifugate, prive delle parti fibrose);
- carne bianca e magra (tacchino, pollo, vitello e coniglio);
- uova, purché non fritte;
- formaggi leggeri come primo sale, ricotta fresca, parmigiano, fiocchi di latte e formaggio di capra, ma anche yogurt scremati o parzialmente scremati;
- pesce, fonte di Omega 3 e 6, ottimo alleato dello stomaco (ma meglio limitare il consumo di molluschi, crostacei e di salmone, anguilla, sgombro e aringa, perché troppo grassi).
Per i condimenti, meglio preferire l’olio extravergine d’oliva e ridurre il più possibile il consumo delle spezie.
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Alimenti da evitare in caso di reflusso gastrico
Alcuni alimenti sono potenzialmente irritanti: possono dunque facilitare il reflusso gastrico e, di conseguenza, il bruciore di stomaco. I principali sono:
- il cioccolato;
- la menta;
- gli agrumi;
- la cipolla e l’aglio;
- il pomodoro;
- il peperoncino e i peperoni;
- il pepe;
- burro e panna;
- cibi grassi, piccanti e fritti;
- caffè e tè;
- alcolici;
- bevande gassate.
Specialmente in gravidanza, si suggerisce di limitare il consumo di questi cibi e di caffeina, a favore invece di infusi di camomilla, melissa, malva o zenzero.
Infine, per attenuare la sintomatologia del reflusso, si possono adottare alcuni semplici comportamenti:
- masticare lentamente;
- bandire il fumo;
- andare a letto almeno dopo un paio d’ore dalla cena, per permettere una regolare digestione;
- praticare attività fisica lontano dai pasti;
- evitare le abbuffate serali.
Tenere un diario alimentare, inoltre, è un buon metodo per tracciare le scelte quotidiane, e comprendere quali cibi favoriscono il reflusso gastroesofageo e quali no. Perché, lo ribadiamo, nonostante le cause scatenanti del disturbo siano diverse, una dieta ben equilibrata può limitare i sintomi apportando un grande beneficio.
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